Legge di iniziativa Popolare: dove firmare, i moduli e le istruzioni per la raccolta firme

Articolo in aggiornamento.
Continua la raccolta firme per la legge di iniziativa popolare. Oltre 11.000 le persone che hanno dato la loro adesione in appena 24 ore, dal giorno della manifestazione “L’Aquila chiama Italia” che il 20 novembre ha visto sfilare in citta’ oltre 20.000 persone, sotto una pioggia battente che per ore non ha dato tregua.

La legge di iniziativa popolare e’ un istituto legislativo mediante il quale i cittadini possono, attraverso una raccolta di almeno 50.000 firme, presentare al Parlamento (o a un ente amministrativo locale, come la Regione) un progetto di legge, affinché questo sia poi discusso e votato.

In Italia il numero di firme necessarie alla presentazione di una legge di iniziativa popolare varia a seconda dell’istituzione, come anche tra regione e regione: per le leggi a carattere nazionale, da presentare in Parlamento, e’ necessario raccogliere almeno 50.000 firme, e presentare tale proposta alla Corte di Cassazione (la legge e’ stata depositata alla Corte di Cassazione a Roma il 16 novembre 2010).

Il progetto, accompagnato dalle firme degli elettori proponenti, deve essere presentato a uno dei Presidenti delle due Camere, il quale lo presenta alla Camera di competenza, la quale deve verificare il computo delle firme e accertare la regolarita’ della richiesta. Non ci sono limiti se non quelli previsti per l’iniziativa riservata.

Così come il referendum, l’iniziativa popolare e’ istituto di democrazia diretta.

DOVE E QUANDO FIRMARE A L’AQUILA e dintorni

Ricordiamo che le aperture dei banchetti sono possibili solo grazie al lavoro dei volontari, chi volesse contribuire e’ il benvenuto! Chiamare il 328.1643384 o mandare una mail a anno1aq@gmail.com.

COMUNE DELL’AQUILA, Uffici di via Filomusi Guelfi (Villa Gioia), Uffici di via Scarfoglio.
PIAZZA DUOMO: tutti i pomeriggi dalle 16.00 alle 19.00; sabato, domenica e festivi anche di mattina, dalle 9.00 alle 13.00
CENTRO COMMERCIALE L’AQUILONE: tutti i pomeriggi dalle ORE 15.00 alle ORE 20.00; sabato, domenica e festivi anche dalle 10.00 alle 13.00.
OSPEDALE S. SALVATORE, sala ticket, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.00 (quando possibile, anche fino alle 13.00)
CENTRO COMMERCIALE 4 CANTONI e CENTRO COMMERCIALE GLOBO SABATO e DOMENICA dalle 16.00 alle 19.00 .
In più questa settimana:
MERCOLEDI’ 8 DICEMBRE, progetto C.A.S.E. CESE DI PRETURO dalle 10.00 alle 16.00, in occasione dell’incontro con i Gruppi di Acquisto Solidale. (Come trovare la tenda: arrivare alla rotonda di Cese di Preturo, appena entrate a Cese dopo 20 metri circa, girate a sinistra, Via Gianmaria Volonte’, seguite la strada che porta al campo di basket).
GIOVEDI’ 9 DICEMBRE Cantina del “Boss” dalle 19.00 alle 21.00

NOTAI (ORARI D’UFFICIO)
NOTAIO DEL GROSSO , via Pescara, presso Strinella 88
NOTAIO GALEOTA, via Amleto Cencioni, 5
NOTAIO PANNONE, Viale De Gaperi, 34
NOTAIO FANTI, presso Rotilio center , via G. Carducci scala A
NOTAIO TRECCO Via Salaria Antica Est, 86/B

SEDI COMUNALI IN PROVINCIA DELL’AQUILA:

ACCIANO
BARISCIANO
CASTELVECCHIO SUBEQUO
FOSSA
PIZZOLI
POGGIO PICENZE
ROCCA DI MEZZO (anche il fine settimana)
S. DEMETRIO NE’ VESTINI
TORNIMPARTE

SEDI COMUNALI FUORI PROVINCIA:

ISOLA DEL GRAN SASSO
ROSETO DEGLI ABRUZZI
VASTO

Scarica il Testo della legge di iniziativa popolare (pdf)

Questo il Modulo per richiesta certificati ai comuni (indicato nel testo che segue come “modulino”)

N.B.: per avere il modulo di raccolta firme inviare una e-mail a anno1aq@gmail.com ed indicare l’indirizzo per la spedizione dei moduli ed il numero di moduli richiesti.

Raffaele Colapietra (storico aquilano) firma e sostiene la legge di iniziativa popolare

—————————————————————————————————-
VIDIMAZIONE DEI MODULI

I moduli per la raccolta delle firme per la legge di iniziativa popolare devono essere
preventivamente vidimati.
Chi esegue la vidimazione?
I seguenti soggetti per legge (352/70), devono eseguire la vidimazione entro 48 ore
* la Corte d’Appello
* il Cancelliere Capo di Tribunale o funzionario delegato
* il Segretario Comunale Capo, o un impiegato comunale da lui delegato
I fogli vidimati possono essere utilizzati per la raccolta solo all’interno dell’ambito territoriale di competenza dell’Ente che li ha vidimati.

N.B. La vidimazione traccia i confini geografici entro i quali il modulo può essere usato.
Non seleziona i firmatari, bensì il territorio di utilizzo del modulo. (Es.: se un modulo e’ vidimato dal Comune di Como, quel modulo può essere utilizzato solo nel territorio del Comune di Como.
Ciascun cittadino di qualunque provenienza che si trovi a Como lo può firmare. E’ importante ricordare che qualora vengano a mancare il bollo dell’ufficio, la firma del funzionario o la data, i fogli sono nulli così come le firme in essi contenute.

In cosa consiste la vidimazione?
La “vidimazione” consiste nell’apporre:
* il luogo
* la data
* la firma di uno dei soggetti di cui sopra
* il timbro personale con la qualifica
* il timbro tondo dell’ufficio.
Dove va apposta la vidimazione?
La vidimazione deve essere fatta nell’apposito spazio della facciata 1 di ciascun modulo.

AUTENTICATORI
In presenza di chi devono essere raccolte le firme?
Le firme per la legge di iniziativa popolare, possono essere raccolte solo in presenza di un
autenticatore/trice che dovra’ autenticare le firme dei sottoscrittori.

Chi può svolgere il ruolo di autenticatore/trice?

Gli autenticatori/trici abilitati, in base alla legge 28 aprile 1998, n. 130 e all’art. 4 della legge 30 aprile 1999, n. 120 sono:
* Notai
* Giudici di pace
* Segretari delle Procure della Repubblica
* Cancellieri e collaboratori delle cancellerie dei Tribunali o primo dirigente o dirigente superiore della cancelleria dell’ufficio giudiziario ossia Corte d’Appello, Tribunale o Pretura.
* Presidenti delle Province
* Assessori provinciali
* Presidenti di Consigli Provinciali
* Segretari provinciali
* Funzionari incaricati dal Presidente della Provincia
* Consiglieri Provinciali che comunichino la propria disponibilita’ al Presidente della Provincia.
* Sindaci
* Assessori comunali
* Presidenti di Consigli Comunali
* Segretari comunali
* Funzionari incaricati dal Sindaco
* Consiglieri Comunali che comunichino la propria disponibilita’ al Sindaco.
* Presidenti dei Consigli Circoscrizionali
* Vice Presidenti dei Consigli Circoscrizionali

In quale ambito territoriale possono operare gli/le autenticatori/trici?

In base alla circolare del Ministero degli Interni n. 158/99 che interpreta l’art. 14 della legge 53 del 1990 che a sua volta ha modificato la legge 352 del 1970, ogni autenticatore/trice ha competenza ad autenticare le firme di tutti i cittadini italiani purché lo faccia all’interno del territorio di sua competenza.
N.B. analogamente a quanto detto per la vidimazione la qualifica dell’autenticatore traccia i confini geografici entro i quali può operare. Non seleziona i firmatari, bensì il territorio entro il quale l’autenticatore può operare. (Es: se l’autenticatore e’ un Consigliere Comunale o un dipendente del Comune di Como, può autenticare firme solo nel territorio del Comune di Como. Ciascun cittadino di qualunque provenienza che si trovi a Como può firmare.)

Quali sono gli/le autenticatori/trici che per svolgere il loro ruolo devono comunicare la loro disponibilita’ o chiedere l’autorizzazione a qualcuno?

* I consiglieri comunali devono prima comunicare la loro disponibilita’ al sindaco. Si tratta solo di una comunicazione che non comporta autorizzazione.
* I funzionari comunali devono essere autorizzati dal Sindaco. Facsimile per la autorizzazione
* Gli assessori comunali non hanno bisogno di nessuna autorizzazione Provincia
* I consiglieri provinciali devono prima comunicare la loro disponibilita’ al presidente della
* provincia. Si tratta solo di una comunicazione che non comporta autorizzazione.
* I funzionari provinciali devono essere autorizzati dal Presidente della Provincia.
* Gli assessori provinciali non hanno bisogno di nessuna autorizzazione

Dipendenti del Ministero della Giustizia
* I Cancellieri possono autenticare le firme dentro i loro uffici in orario di lavoro, per uscire fuori dagli uffici fuori orario di lavoro – per autenticare, per esempio ai tavoli, devono essere autorizzati dal presidente del tribunale o della Corte di Appello.
* I Giudici di Pace, per poter autenticare le firme, devono essere autorizzati dal coordinatore dei giudici di pace.

Chi sono i funzionari comunali o provinciali?
In base alla legge 28 aprile 1998, n. 130 possono autenticare le firme ” i funzionari incaricati dal sindaco e dal presidente della provincia.”
Tuttavia il termine funzionario viene variamente interpretato: e’ prassi in alcuni Comuni considerare funzionari solo i dipendenti dal 6° livello compreso in su; in altri comuni, invece, si considerano funzionari tutti i dipendenti.
Comunque che la dizione “funzionario” non va intesa come inquadrato nei livelli alti definiti di funzionariato. Nell’incertezza interpretativa la tesi che conviene sostenere e’ quella a noi più
favorevole: che per funzionario si intenda qualsiasi dipendente senza, però, poter imporre questa interpretazione. Quindi se il sindaco o il presidente della provincia autorizza il dipendente a prescindere dal suo livello, non c’e’ alcun problema (principio del funzionario di fatto). Tuttavia se il sindaco e il presidente della provincia non intendono autorizzare soggetti non funzionari non e’ il caso di insistere.

RACCOGLIERE LE FIRME

Chi può firmare?

Possono firmare solo i cittadini italiani con diritto di voto residenti in Italia, quindi con 18 anni compiuti al momento in cui firmano.
A chi decide di firmare bisogna chiedere per prima cosa la residenza.
Mentre si raccolgono le firme bisogna gia’ pensare alla fase successiva di certificazione delle firme, cioe’ di richiesta al comune di residenza di ogni sottoscrittore del certificato elettorale. In base alla residenza si decide quindi su quale modulo far firmare il sottoscrittore. In questo modo si può agevolare la fase di certificazione, infatti se le firme di uno stesso modulo sono tutte di sottoscrittori residenti nello stesso comune, allora bisognera’ portare sol quel modulo in quel determinato comune per la richiesta dei certificati elettorali. Se nello stesso modulo sono presenti firme di cittadini residenti in comuni diversi, bisogna compliare il modulo nell’ultima pagina e inviarlo al comune di residenza dei firmatari in modo da poter allegare il certificato elettorale. A chi decide di firmare bisogna chiedere per seconda cosa un documento d’identita’. Il documento di identita’ serve per l’autenticatore/trice a identificare la persona e per noi a evitare errori nella compilazione del modulo.

Validita’ del documento d’identita’
La validita’ di un documento non e’ cosa che riguarda noi ma l’autenticatore/trice, quindi per noi i documenti validi sono tutti, senza preoccuparci della scadenza: carta d’identita’, patente, passaporto, licenza di caccia, tesserino ferroviario, ecc. Non e’ detto che sia così per l’autenticatore/trice, che può pretendere alcuni tipi di documenti rispetto ad altri. Dobbiamo, potendo scegliere, privilegiare gli autenticatori/trici meno fiscali possibile.

Cosa bisogna scrivere sul modulo?
Dietro presentazione di un documento d’identita’, bisogna scrivere a STAMPATELLO sulle rispettive colonne e righe del modulo i seguenti dati del sottoscrittore:
* nome e cognome,
* luogo di nascita
* data di nascita
* indirizzo
* comune di residenza.

ATTENZIONE! I dati da apporre sul modulo devono essere gli stessi risultanti dal certificato elettorale
Nome e cognome del sottoscrittore.
Bisogna prestare attenzione a casi particolari, come ad esempio i nomi doppi, che vanno indicati entrambi, se sono indicati nel documento di identita’ oppure sul certificato elettorale.
Luogo di nascita del sottoscrittore.
Nel caso del luogo di nascita, se si tratta di cittadini italiani nati all’estero, va scritto solo lo stato di nascita.
Data di nascita del sottoscrittore.
Bisogna verificare sempre che il sottoscrittore abbia gia’ compiuto 18 anni.
Indirizzo del sottoscrittore.
Nel caso dell’indirizzo (si intende la via o piazza e il Comune) va indicata la residenza valida ai fini elettorali, in sostanza quella presso cui arriva il certificato elettorale. Quando si legge l’indirizzo sul documento chiedere sempre se la residenza e’ cambiata.
Comune di residenza del sottoscrittore.
Bisogna fare attenzione ad evitare la confusione fra residenza valida ai fini elettorali e domicilio che può essere diverso.
Altri dati presenti sul documento d’identita’ del sottoscrittore
I dati relativi al documento (numero di carta d’identita’, numero della patente, ecc.) non vanno scritti da nessuna parte. Se un autenticatore/trice pretende di trascriverli, fatelo su un foglio a parte che date a lui. Cosa fare se il sottoscrittore non ha un documento d’identita’. Chiedere un documento e’ un nostro interesse solo perché si evitano errori e si fa prima a trascrivere i dati. Se una persona non ha nessun documento chiedetegli i dati e trascriveteli comunque, allo scopo di evitare di perdere una firma (sempre che l’autenticatore/trice non pretenda tassativamente la verifica dei documenti).

Buona regola per la compilazione
Sul modulo bisogna scrivere sempre tutto quello che e’ richiesto e bisogna essere sempre molto precisi nella compilazione.
L’unico modo per raccogliere le firme e’ quello di allestire un banchetto?
No, i moduli possono essere lasciati presso le cancellerie dei tribunali e presso i segretari comunali che sono tenuti a raccogliere ed autenticare la firma di coloro i quali vanno a firmare presso i loro uffici.

AUTENTICARE LE FIRME
L’autenticazione e’ l’operazione che svolge appunto l’autenticatore/trice senza la quale le firme raccolte non valgono nulla.

Dove deve essere apposta l’autenticazione?
Lo spazio per l’autenticazione sta alla fine del modulo.

Come si compila lo spazio per l’autenticazione?

Lo spazio per l’autenticazione deve essere compilato in tutte le sue parti: bisogna controllare che ci sia il timbro dell’ufficio, il timbro (o il nome e la carica scritti in STAMPATELLO) e la firma dell’autenticatore/trice.

Numero delle firme autenticate:
effettivamente presenti sul modulo, pena l’annullamento di tutte le firme raccolte su quel modulo. Il numero delle firme va indicato in cifra e poi, fra parentesi, va scritto in lettere.

Data dell’autenticazione:
Prestate attenzione alla data dell’autenticazione, perché non può essere precedente a quella della vidimazione, pena l’annullamento di tutte le firme raccolte su quel modulo.

Quando l’autenticatore/trice può autenticare le firme?
Alla fine della raccolta di firme l’autenticatore/trice può fare l’operazione di autenticazione immediatamente, oppure tenersi i moduli per fare l’autenticazione nel suo ufficio e poi riconsegnarveli. Tenete quindi un preciso registro dei moduli lasciati presso l’autenticatore/trice, onde evitare di dimenticarvene qualcuno.

È necessario che l’autenticazione venga fatta alla fine del foglio?
Non e’ obbligatorio che l’autenticazione delle firme venga fatta alla fine del foglio. Se in un modulo avete poche firme fate fare l’autenticazione, con i relativi timbri e firma dell’autenticatore/trice, alla fine delle firme presenti sul modulo in maniera da poter utilizzare il resto dello spazio per raccogliere altre firme. È questa l’indicazione che va ricordata ai segretari comunali e ai cancellieri, per i moduli lasciati presso i loro uffici, per evitare che per ogni firma chiudano un modulo.

Che cosa fare se ci si accorge di un errore presente sul modulo?
Se vi accorgete di un errore dovete farlo correggere dall’autenticatore/trice, non potete farlo voi. Se non ci accorgiamo degli errori il modulo viene annullato per intero. Ogni errore eventualmente commesso dall’autenticatore va corretto, apponendo accanto alla correzione un ulteriore bollo dell’ufficio ed un’ulteriore firma dell’autenticatore.
ATTENZIONE! Se il numero indicato nell’autentica non corrisponde esattamente al numero delle firme apposte e quindi autenticate, la corte di cassazione annulla tutte le sottoscrizioni (sia che l’errore sia per difetto che per eccesso).

CERTIFICAZIONE ELETTORALE
Ogni firma raccolta va certificata presso il comune di residenza del firmatario. I moduli contenenti le firme autenticate devono essere portati al Sindaco (o ai funzionari appositamente delegati dell’ufficio elettorale) per il rilascio della certificazione.

Cos’e’ la certificazione?
Di ogni firmatario va certificata l’iscrizione alle liste elettorali da parte del comune di competenza.
Questo vuol dire che il modulo va consegnato all’ufficio elettorale del comune di residenza dei firmatari. Se l’ufficio elettorale di un comune riscontra che il firmatario e’ effettivamente elettore di quel Comune scrive il numero di iscrizione alle liste elettorali del firmatario di fianco alla firma nell’apposito spazio, e compila, firma e timbra l’apposito spazio posto alla fine del modulo.

Come può essere fatta la certificazione?

La certificazione può essere fatta in due modi: singola o collettiva.

In cosa consiste la certificazione singola?
La certificazione “singola” consiste nell’allegare i singoli certificati elettorali dei firmatari: se 20 elettori hanno firmato occorrono 20 certificati elettorali.

In cosa consiste la certificazione collettiva?
La certificazione “collettiva”, molto più semplice e “ragionevole”, si fa apponendo il numero di iscrizione nelle liste elettorali nell’apposito spazio a fianco di ciascuna firma. Nell’apposito spazio per la certificazione collettiva deve esserci: la firma del Sindaco (se firma un delegato, deve essere specificato nome, cognome, qualifica), la data, il bollo tondo dell’Ufficio.

Cosa bisogna fare se le firme presenti su un modulo sono di sottoscrittori tutti residenti nello stesso comune?
Se in un modulo ci sono firme di residenti in un solo comune si porta il modulo presso l’ufficio elettorale di quel comune che fa la certificazione sul modulo stesso.

Cosa succede se si scopre all’atto della certificazione, che solo una parte delle firme presenti in un modulo sono di sottoscrittori residenti nel comune in cui viene presentato il modulo?
Può succedere che uno dei firmatari non risulti residente in quel comune. Se l’ufficio elettorale e’ efficiente e disponibile può dirvi dove si e’ trasferito, ma non e’ tenuto a farlo. Nel caso vi comunichino il nuovo indirizzo potete far fare la certificazione nel nuovo Comune di Residenza.

Cosa succede se una firma non può essere certificata?
Nel caso non sia possibile certificare una firma, viene annullata solo quella firma e non tutto il modulo.

Cosa bisogna fare all’atto del ritiro delle firme certificate?
All’atto del ritiro delle firme certificate bisogna, come sempre, controllare che lo spazio per la certificazione sia compilato in tutte le sue parti e ci siano tutti i timbri. Inoltre bisogna controllate che la data della certificazione, non sia antecedente alla data dell’autenticazione e della vidimazione. Se la certificazione non viene fatta le firme non valgono, se non vengono certificate alcune firme, saranno solo queste a non valere.

La data della certificazione elettorale deve essere successiva a quella della vidimazione del modulo e dell’autentificazione delle firme.

ATTENZIONE! Se il funzionario ha erroneamente sbarrato le firme dei cittadini non iscritti nelle liste elettorali di quel comune, il numero delle firme autenticate risultera’ falsificato e quindi sbagliato. In questi casi l’ufficio elettorale deve dichiarare (sugli stessi moduli o su fogli a parte) che le cancellature sono state compiute erroneamente dal funzionario comunale. Nel caso di certificati a parte, e’ estremamente opportuno che siano spillati a ciascun modulo cui si riferiscono.

Come ci si comporta quando in un modulo ci sono firme di sottoscrittori non residenti nello stesso comune?
Se invece in un modulo ci sono firme di residenti in diversi comuni si trascrivono su un modulino apposito (Modulo per richiesta certificati ai comuni) i nomi da certificare, (in ogni modulino i nomi dei residenti di un singolo comune contenuti in un singolo modulo di raccolta firme), poi si consegnano ai rispettivi comuni questi modulini che, una volta certificati, vanno allegati al modulo. (il link al modulo e’ all’inzio delle spiegazioni)

I modulini possono anche non essere consegnati a mano?

È possibile spedire per posta o per fax i modulini per la certificazione ai comuni più lontani, indirizzandoli all’Ufficio Elettorale, con una lettera allegata, i Comuni sono tenuti a rispondere.

Come si organizza la certificazione con i modulini?
Tenete presente che questa modalita’ di certificazione comporta il rischio del tempo occorrente e quindi non e’ utilizzabile nell’ultimo periodo di raccolta firme. Sul modulo contenente le firme lasciate uno spazio per numerare il modulo (modulo n°… e gruppo di raccolta di……………). I moduli numerateli subito in maniera tale che la numerazione sia univoca per ogni gruppo di raccolta. Questo numero e il nome del gruppo di raccolta vanno trascritti sul modulino in cui vanno copiati i dati relativi ai firmatari da certificare. Se non mettete questa numerazione poi avrete delle difficolta’ ad “accoppiare” il modulino con le certificazioni con il modulo con le firme corrispondenti. Come vedete la cosa può presentare qualche problema.

Quando bisogna avviare la fase di certificazione delle firme?
Per le operazioni di certificazione ricordatevi che non va fatta alla fine dei tre mesi perché si corre il rischio di non farcela a fare tutto. È importante fare la certificazione un po’ per volta. Man mano che completate la certificazione dei moduli controllateli attentamente per verificare che non ci siano errori, se riscontrate degli errori riportateli al vidimatore/trice o certificatore/trice o autenticatore/trice per la correzione.

Cosa si fa dei moduli certificati?
I moduli certificati devono essere inviati al centro nazionale di raccolta firme. Lì verranno controllati ulteriormente se ci sono errori verranno inviati indietro per le correzioni. Anche per questo tutta questa trafila non va fatta tutta insieme alla fine.

ERRORI
Può capitare (e capita) che i soggetti abilitati alla vidimazione, all’autenticazione e alla certificazione elettorale (vedi paragrafi precedenti) commettano degli errori. Niente paura! Qualsiasi errore può essere sanato apponendo a fianco della correzione il timbro tondo dell’Ufficio e la firma del funzionario.